I progetti in Brasile: la storia
Dopo gli anni ’50 la cittadina di Teófilo Otoni, nello stato del Minas Gerais, subisce una forte immigrazione dalle campagne. La quasi totalità delle persone arrivate è in condizioni di assoluta povertà. Non trova lavoro perché la città è priva di industrie, non trova casa perché l’edilizia non si sviluppa se non c’è chi può pagare affitto o comprare. Si vive di espedienti e di lavoretti. Si creano le prime favelas, che arrivano ad essere una trentina.
Proprio per affrontare il problema della casa a Teófilo Otoni, nei primi anni ’80, Don Giovanni Lisa ed altri missionari italiani della diocesi di Alba, che si erano già da qualche anno stabiliti proprio a Teófilo Otoni, si attivano per aiutare la gente a costruirsi la propria casa, mettendo a disposizione il terreno della Chiesa e procurando i materiali di costruzione.
La povertà colpisce soprattutto i bambini, costretti a vivere di espedienti o abbandonati per strada. Il sistema scolastico è carente, la sanità pubblica inefficace e le condizioni igieniche precarie. In questo contesto, i missionari italiani offrono sostegno pratico e sociale, aiutando le persone a rivendicare i propri diritti e a organizzarsi in movimenti comunitari.


Negli anni ‘90, i sacerdoti torinesi Don Messina e Don Negro visitano la missione e danno vita a una rete di solidarietà tra Torino e Teófilo Otoni. Nascono le adozioni a distanza, viaggi di volontariato e progetti educativi e sanitari.
Nel 1995, Anna Maria Poggio decide di vivere stabilmente nella favela, lavorando con la comunità per migliorare le condizioni di vita. In Italia nel 1997 nasce l’Associazione Uai Brasil – per una solidarietà senza confini, con lo scopo di supportare i progetti.
Nel 1998 nasce Casa Nazaré, inizialmente in un’abitazione affittata a Vila Esperança, per accogliere bambini senza riferimenti familiari. Grazie al supporto della neonata associazione in Italia, nel 2000 viene inaugurata una sede più grande che può ospitare 120 bambini. Nel 2006 il progetto si amplia con un secondo centro a Taquara.
Nel 2007, un gruppo di volontari di Teófilo Otoni fonda l’Associazione di Promozione alla Vita Uai Brasil, con l’obiettivo di diventare partner operativo in loco dell’Associazione italiana Uai Brasil, oggi Relamondo.
Dopo quasi 30 anni il progetto continua
Case Nazaré: spazi di crescita e comunità oggi
L’attuale collaborazione tra Relamondo e Uai Brasil si basa su un impegno condiviso: Relamondo si occupa della raccolta fondi, della formazione dei volontari, della sensibilizzazione in Italia e del supporto organizzativo ai progetti tramite incontri periodici e viaggi dei volontari.
Uai Brasil gestisce le attività sul territorio, coordinando il personale delle Case, supervisionando le attività educative e amministrative, mantenendo i rapporti con le istituzioni locali e promuovendo iniziative di raccolta fondi in Brasile.
Il Minas Gerais è uno degli stati più grandi del Brasile, con oltre 20,5 milioni di abitanti e nonostante i progressi economici, molte aree soffrono ancora di povertà, con servizi educativi e sociali insufficienti. Teófilo Otoni, città di circa 137.000 abitanti, è il principale centro della regione del Mucuri. Il tasso di abbandono scolastico è elevato: nel 2023 si contavano 16.169 iscritti all’ensino fundamental, ma solo 4.976 all’ensino médio. L’IDEB, che misura la qualità dell’istruzione, resta sotto la sufficienza e l’accesso a programmi educativi extrascolastici è limitato.
In questo scenario, le Case Nazaré di Vila Esperança e Taquara offrono tutt’oggi un punto di riferimento per bambini, adolescenti e famiglie in difficoltà, giocando un ruolo fondamentale per il completamento dell’orario offerto dalla scuola pubblica, contribuendo a contrastare la dispersione scolastica.


Il cuore del progetto: sentirsi come a Casa
Grazie alla collaborazione con enti locali, associazioni e università, i due centri oggi ogni giorno accolgono 100 bambini dai 6 ai 12 anni. Questi centri offrono molto più di un semplice spazio di studio: sono luoghi di crescita, socializzazione e supporto. Sono luoghi dove i bambini sono accolti come in una vera a propria casa, in cui possono sentirsi al sicuro e sperimentare attività ricreative in gruppo. Le attività sono gestite da insegnanti ed educatori locali in collaborazione con il Comune di Teófilo Otoni.
L’organizzazione giornaliera si struttura in due turni,che completano il loro orario scolastico:
- Turno della mattina
- 07:00: Arrivo e colazione
- 07:30 – 09:00: Supporto compiti
- 09:00 – 11:00: Attività ricreative/laboratori
- 11:00: Pranzo
- Turno del pomeriggio
- 13:00: Pranzo
- 14:00 – 15:30: Supporto compiti
- 15:30 – 17:00: Attività ricreative/laboratori


Sostegno alle famiglie e alla comunità
Casa Nazaré non è solo un centro educativo, ma un punto di riferimento per l’intera comunità. Le famiglie vengono coinvolte in attività mirate a rafforzare il loro ruolo educativo e a fornire strumenti per affrontare le sfide quotidiane.



Árvore do Bem
Dal 2021, il progetto si è arricchito con l’iniziativa Árvore do Bem, dedicata agli adolescenti dai 12 anni in su, che necessitano di un sostegno specifico durante questa fase delicata della crescita. Attualmente, 20 ragazzi partecipano attivamente a questo programma.


Un ponte di amicizia
Casa Nazaré rappresenta un simbolo di solidarietà e amicizia tra Italia e Brasile, un ponte tra culture che si uniscono per costruire un futuro migliore.
L’associazione negli anni,ha realizzato diversi altri progetti sul territorio:
- Progetto Lar dos Velinhos
- Acqua nelle case dell’accampamento
- Scuola materna de Ribeirao
- Scuola materna de Sucanga


